360 Mix TV
Beat Breakdown Copia Mia Johnson
(Adnkronos) – Test di ammissione a medicina, addio. Con 149 voti a favore, della maggioranza, e 63 contrari dell'opposizione, la Camera ha infatti approvato in via definitiva la legge delega al governo per la revisione delle modalità di accesso ai corsi di laurea magistrale in medicina e chirurgia, in odontoiatria e protesi dentaria e in medicina veterinaria. Stop quindi ai test di ammissione, l'iscrizione al primo semestre dovrà essere libera, mentre al secondo si accederà in base al conseguimento di tutti i crediti formativi universitari stabiliti per gli esami di profitto del primo semestre, da svolgere secondo standard uniformi, e alla collocazione in posizione utile nella graduatoria di merito nazionale.
In caso di mancato accesso al secondo semestre, i crediti formativi verranno comunque riconosciuti per consentire agli studenti il proseguimento in un diverso corso di studi tra quelli di area biomedica, sanitaria, farmaceutica e veterinaria.
Obiettivo del provvedimento il potenziamento del Servizio sanitario nazionale in termini di personale (medici chirurghi, odontoiatri e medici veterinari), e la garanzia di una formazione qualitativa, in coerenza con gli investimenti previsti dalla Missione 6-Salute del Pnrr. Il Governo dovrà adottare entro un anno i decreti legislativi. "Finalmente Medicina volta pagina: superiamo il numero chiuso e diciamo addio ai test d’ingresso che per troppo tempo hanno spento i sogni e le ambizioni di tanti ragazzi. L’Università non si presenta più con l'odiosa dicitura 'numero chiuso', ma apre le proprie porte per formare chi desidera diventare medico", il commento su X del ministro dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini. "Archiviamo i quiz d’ingresso, che negli anni hanno generato più ricorsi al Tar che vera formazione; diciamo basta a quella pletora di corsi di preparazione privati e costosi che hanno condizionato l’ingresso a Medicina sulla base del reddito e non del merito; mettiamo fine – prosegue il ministro – all’odioso fenomeno dell’emigrazione di ragazzi e ragazze che pur di seguire la vocazione di diventare medici sono stati costretti ad andare all’estero perché respinti da test opachi e non qualificanti". Per Bernini "questa riforma è una vera rivoluzione che mette al centro le esigenze degli studenti e risponde anche alla carenza di camici bianchi: in 7 anni le Università italiane formeranno 30mila medici in più, sostenute da maggiori risorse finanziare. Un investimento che rafforza il nostro sistema sanitario e continuare a garantire una formazione d’eccellenza". Nel post social il ministro poi sottolinea i tre principali punti della riforma: "Libera iscrizione al primo semestre con programmi uniformi e materie qualificanti. Graduatoria nazionale dopo il primo semestre basata sui crediti formativi ottenuti tramite esami universitari con la possibilità di riconoscere i crediti per altri percorsi formativi di area sanitaria. Scelta della sede in base alla graduatoria nazionale, preferenza degli studenti e disponibilità dei posti in ateneo". —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
A show by the fans, for the fans! The Fan Zone is your chance to interact with your favorite artists, request songs, and take part in live contests and games. Plus, we feature special guest appearances and exclusive music premieres
close
Commenti post (0)