(Adnkronos) – La noce moscata, fragranza pregiata da usare con cautela. L’odierna puntata de 'Il gusto della Salute', esplora il mondo per certi aspetti controverso della noce moscata, spezia antica dal passato leggendario, certamente in grado di dare ai nostri piatti un tocco speciale, ma anche capace di effetti un po’ meno piacevoli da conoscere e scongiurare. Nell’antichità, una libbra di noce moscata valeva quanto una mucca o quanto quattro pecore. Tanto preziosa era questa spezia da essere scambiata come fosse oro. Oggi la troviamo facilmente nelle nostre cucine, ma la sua storia e le sue proprietà la rendono ancora speciale. Ma cos’è esattamente la noce moscata? "È il nucleo del seme della Myristica fragrans, una specie arborea originaria dell’Oman, paese della penisola arabica dalla cui capitale Mascàte prese il nome il frutto di quell’albero, originariamente indicato come ‘Noce di Mascate’, poi diventata ‘Noce Moscata’ – risponde l'immunologo Mauro Minelli, curatore della rubrica – Per gustare appieno le sue proprietà benefiche è necessario saperla scegliere con cognizione e saperla ben conservare. La formula più giusta sarebbe quella di acquistare la spezia intera, dal colore marrone chiaro e senza tarlature, conservarla in contenitori ermetici, in luogo asciutto e buio, per un tempo massimo di 2 anni. Altro dettaglio importante da tenere a mente è che, quando macinata, la noce moscata perde il suo aroma in poco meno di un anno". "Ha molteplici utilizzi in cucina. È perfetta per dolci, bevande e piatti salati. È deliziosa su formaggi, uova e verdure. È ideale per arricchire besciamella, purè e creme e si abbina bene a cioccolata calda, gelati e frullati. Grazie ai vari composti bioattivi di cui dispone, la noce moscata è dispensatrice di diversi effetti benefici, per quanto non siano da sottovalutare alcune controindicazioni che al consumo improprio di questa spezia si possono associare. Spiccano tra queste una tossicità a dosi elevate che può portare a nausea, vomito e problemi gastrointestinali, ipertensione, palpitazioni e aritmie, fino alle allucinazioni. La noce moscata, inoltre, può influenzare il metabolismo di alcuni farmaci, prolungandone l’effetto; in particolare può interagire con antidepressivi, anticoagulanti e sedativi, aumentando il rischio di effetti avversi. In gravidanza, infine, la noce moscata può avere effetti stimolanti sull'utero e potenzialmente tossici per il feto, sicché sarà prudente non usarla", conclude. "https://www.360mixtv.com/wp-content/uploads/2024/10/LA-NOCE-MOSCATA.mp4"—altrowebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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